Se l’ostrica è considerata il più prelibato tra i molluschi, allora l’ostricaro è uno dei mestieri più antichi e oggi particolarmente apprezzati.

Nel buffet iniziale di un ricevimento di nozze, un angolo è spesso riservato ai crudi di mare e tra questi si distinguono inevitabilmente le ostriche. Di solito vengono servite semplicemente con qualche goccia di limone mentre i palati più audaci richiedono anche una spolverata di pepe nero. Il gusto è armonico, la consistenza è piacevolmente vellutata, il profumo è brioso. L’ostrica è un food trend senza tempo, ideale per i matrimoni ispirati ad un mood particolarmente sobrio ed elegante. Si potrebbe parlare anche di uno street food chic nel sapore singolare ed esclusivo; l’ostrica è la specialità gastronomica tipica di una cucina di mare locale, soprattutto se si pensa a quella raccolta nelle acque del Mediterraneo. La caratteristica immancabile di questo cibo deve essere la freschezza autentica e la scrupolosa accuratezza con cui viene selezionato. Ma a chi viene riservato questo ruolo? L’ostricaro è un mestiere solitamente tramandato da padre in figlio e spesso è una figura presente al ricevimento perché conferisce all’intero evento quel tocco di fascino che ha il suo perché. Professionalità e perfezione contraddistinguono l’attività dell’ostricaro, tanto ammirata quanto ricercata; la sua diventa una sorta di performance quando apre letteralmente l’ostrica con l’apposito coltellino a lama corta e tozza. Un modo alternativo per degustare le ostriche e rinunciare allo spettacolo messo in scena dall’ostricaro è assaporarle nella versione finger food: il frutto di mare viene presentato su una piccola e sottile fetta di pane guarnita con burro fuso e impreziosita da una piccola quantità di perle di caviale che completano ed esaltano quella sapidità da un retrogusto dolce e aromatico, una chicca culinaria proposta sempre in accompagnamento ad un flûte di champagne.

Il risultato è in ogni caso sofisticato; il ricordo indimenticabile.