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La Luna di Miele – Una tradizione dalle origini antiche.

I giorni successivi alle nozze è tradizione che i novelli sposi partano per la tanto attesa “Luna di Miele”: un viaggio, dalla durata variabile, che li porterà verso mete più o meno lontane, in cui potranno godersi in pieno relax e “cuore a cuore”, senza distrazioni, questi primi giorni da marito e moglie. Questa usanza, e la curiosa espressione per indicarla, “luna di miele”, ha origini antiche e misteriose. Pare che le prime tracce si trovino addirittura nella Bibbia, in cui si fa riferimento ad un anno di astensione dalle armi per gli uomini che si sono appena sposati poiché hanno il dovere di prendersi del tempo ed impegnarsi nella costruzione della loro famiglia. Invece il modo di dire “luna di miele” viene attribuita a diverse teorie: secondo alcuni studi pare derivi dall’usanza babilonese di dare da bere agli sposi una bevanda alcolica, l’idromele, a base di miele per un mese, in concomitanza con la durata del ciclo femminile; questo perché si credeva che avesse poteri afrodisiaci e quindi agevolasse la fertilità in vista della nascita della progenie. Stando ad altri studi, sembra che l’espressione completa risalga al Sedicesimo secolo, quando si diffuse l’idea che il primo mese (una luna) di matrimonio fosse il più dolce (come il miele) sottintendendo che la felicità sarebbe durata poco, proprio quanto un ciclo lunare.

Ma quand’è che si è iniziato ufficialmente ad usare questa locuzione per indicare quella fuga romantica e passionale che gli innamorati fanno dopo essersi sposati? Stando alle testimonianze riportate in alcuni testi di narrativa europea, la tradizione dei viaggi post nozze nasce e si impone come usanza nel 1800 in Gran Bretagna ma con una finalità molto diversa da quella a cui siamo abituati oggi. Infatti all’epoca queste fughe fuoriporta servivano agli sposi per raggiungere i familiari e gli amici che non avevano potuto partecipare alla cerimonia nuziale. Una tendenza che in breve tempo si evolvette, soprattutto durante la Belle Époque, lasciando da parte le ottemperanze e gli obblighi familiari per dare spazio all’intimità, che la coppia non aveva assolutamente prima del matrimonio. Un’occasione di svago e di piacere, ecco perché si usa per indicare questo periodo dedito alla dolcezza la dicitura “luna di miele”. Per quanto concerne le mete, quelle più popolari nell’Europa di quei tempi risultavano essere la Riviera Francese e l’Italia, in particolare le città considerate romantiche, come Verona, Venezia e Roma. Fu così che l’espressione viaggio di nozze stette a significare anche la luna di miele e viceversa, tanto che in inglese venne coniato il verbo ‘to honeymoon’. Questa tradizione ha perso quella carica emotiva che investiva gli sposi nei secoli scorsi e li rendeva finalmente liberi di passare del tempo soli poiché oggigiorno le coppie hanno fin da subito l’occasione di consolidare la relazione tramite momenti di confidenza ed intimità. Inoltre attualmente le mete del tanto agognato viaggio di nozze si fanno sempre più lontane e turistiche. Le più ambite sono sicuramente per noi italiani, l’America, le isole caraibiche, ma anche quelle più esotiche come la Tailandia o Jamaica. Ma lontano o vicino che siano, dedito alla scoperta di nuovi luoghi e culture o dedito al relax assoluto, la Luna di Miele è il momento più desiderato dagli sposi. Un’occasione irrinunciabile per staccare dallo stress quotidiano, accumulato anche per i continui impegni relativi all’organizzazione delle nozze, e godersi istanti pregni di romanticismo e tenerezza con la compagna/o con cui si è deciso di passare il resto della vita. Quale modo migliore per iniziare la propria avventura verso una vita insieme se non così?